UMATI abilita lo scambio di dati tra macchine, componenti e impianti e la loro integrazione in ecosistemi IT specifici del cliente e dell'utente - in modo semplice, senza soluzione di continuità e sicuro. Un termine ricorrente in ambito produttivo è l’efficienza. Molti sono i fattori che concorrono a una produzione efficiente, ma è certo che l’efficienza migliorerà se sarà possibile uno scambio e una condivisione delle informazioni. Questo significa connessione fra i vari “player”, e la connessione migliora se c’è un linguaggio comune, aprendo nuove potenzialità alla produzione del futuro. Partendo da questi concetti chiave è nato lo standard UMATI (Universal MAchine Tool Interface), su iniziativa dell’associazione tedesca dei costruttori di macchine utensili VDW (Verein Deutscher Werkzeugmaschinenfabriken).
UMATI nasce nel 2017, come iniziativa volta a sviluppare un’interfaccia aperta e standardizzata. Il settore della meccanica e, più in generale, dell’impiantistica ha sempre prediletto OPC-UA come standard per lo scambio dati, e UMATI si basa proprio su OPC-UA (IEC 62541). Questo standard internazionale rappresenta quindi la piattaforma più idonea di comunicazione per il settore manifatturiero, anche in virtù del suo modello aperto, abilitando una integrazione semplice, veloce e sicura, a favore dell’interoperabilità fra le diverse tipologie di macchine e i sistemi collegati.
“Grazie a questa partnership con Umati, rafforzeremo, ancora di più, la nostra capacità di gestire dati. Tutto questo con l'obiettivo di supportare ulteriormente, ed efficacemente, sia gli utenti che le applicazioni creando processi e modelli di business operativi in un mercato sempre più competitivo” afferma Antonio Conati Barbaro, COO di Alleantia.