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KPI e OEE per la Lean Manufacturing

Mar 16, 2021 10:23:30 AM / by Alleantia Guru

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Le aziende moderne si trovano a vivere in una realtà iper-connessa, veloce, competitiva, dove le capacità produttive in sé non sono sufficienti per crearsi uno spazio in un mercato affollato. Per questo è sempre più diffuso il concetto di Lean Manufacturing in relazione ai KPI.

Cosa è la Lean Manufacturing

Il concetto è stato inventato negli anni ’50 presso gli stabilimenti Toyota, come metodologia di gestione per abbattere gli sprechi e rendere i processi produttivi efficienti ed eccellenti. Nello specifico per ‘spreco’ si intende la spesa legata a tutte quelle risorse che sono state utilizzate per scopi differenti da quello di creare valore per il cliente.

L’obiettivo fondamentale della Lean Manufacturing è quello di ottimizzare le logiche gestionali individuando 7 tipologie di sprechi:

  • sovrapproduzione,
  • attese,
  • difetti,
  • operazioni di trasporto da un punto ad un altro inefficienti,
  • rimanenze,
  • movimentazioni inefficaci nel ciclo di lavorazione,
  • inefficienze di processo.

Indicatori di performance (KPI) produzione: cosa sono?

Gli indicatori chiave di prestazione (Key Performance Indicator, KPI) monitorano l’efficienza aziendale con l’obiettivo di aumentare la produzione e di incrementare la competitività aziendale, stabilendo quali risultati si vogliono raggiungere attraverso una precisa strategia di marketing.

Ogni impresa ha necessità differenti, cui corrispondono strategie diverse e KPI scelti in base alle performance desiderate e alle priorità individuate. In generale però tutti gli indicatori di prestazione sono accomunati da quattro caratteristiche:

  • quantificabili;
  • misurabili;
  • integrabili con i processi aziendali attuali, direzionali (cioè devono indicare se ci sono degli effettivi miglioramenti);
  • operativi, in quanto confrontabili col contesto che si sta analizzando per misurare cambiamenti di efficienza.

Si possono poi identificare tre macro categorie di KPI, all’interno delle quali scegliere parametri specifici sulla base delle necessità delle singole aziende.

Vediamole di seguito:

  1. La prima tipologia sono i KPI delle risorse macchine, che riguardano le prestazioni di efficacia delle macchine utilizzate e sono fondamentali per definire il calendario di fabbrica da gestire.
  2. Ci sono poi i KPI delle risorse uomo, riferite alle prestazioni di efficienza ed importanti per stabilire la classificazione dei tempi di fabbrica (cioè il tempo atteso, tempo effettivo, tempo consuntivo, etc.). 
  3. Infine, ci sono i KPI globali che combinano grandezze miste con un unico indicatore per ottenere una panoramica generale.

Scegliere gli indicatori giusti, ed effettuare analisi sia qualitative che quantitative, permette alle aziende di aggiungere valore ai propri processi, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza.

Nell'era dell'Industria 4.0, il monitoraggio del rendimento di macchinari e impianti assume un ruolo  ancora più decisivo. Con l'interconnessione 4.0 delle macchine, ottenere dati in automatico e  creare dashboard KPI per analizzare le prestazioni, è facile. Non farlo, rappresenterebbe la perdita di un vantaggio competitivo, in termini di efficienza produttiva, rispetto ai competitor.

 

KPI produzione esempi

L'indicatore OEE 

L’OEE (Overall Equipment Effectiveness) è un indicatore relativo alle performance delle operazioni negli impianti e della produttività, viene espresso in percentuale ed è utilizzato in diversi settori e industrie.

Il carattere generale dell’OEE lo rende un parametro, in un ottica di Lean Manufacturing, utile per comprendere se un impianto è realmente produttivo, misurando quanto sono efficienti e qualitative le varie operazioni svolte.

In sintesi, possiamo dire che questo KPI è il risultato della moltiplicazione di tre fattori:

 

  • disponibilità: coincide con l’obiettivo di mantenere il personale e la strumentazione al livello produttivo pianificato, per evitare guasti o l’irreperibilità di materiali utili.
  • performance: indica la velocità delle operazioni o il numero di unità prodotte in un certo lasso di tempo, per compararli con gli standard di velocità stabiliti.
  • qualità: è dato dalla percentuale di tempo in cui una macchina o altre risorse fisiche sono, appunto, disponibili e funzionanti.

L’indice OEE unisce il parametro della velocità a quello della qualità, cioè la percentuale di parti/componenti prodotti senza difetti e nel tempo pianificato.

È infatti relativamente semplice accelerare i processi produttivi, ma se ad un ritmo rapido corrisponde un costo in termini di scarti, correzioni o lamentele dei clienti, allora questo si traduce in una perdita  e non in guadagno.

Una produzione più lenta con una qualità più elevata, risulta invece, più efficace e rende di più in termini di OEE.

Per fare un esempio e capire meglio l’uso di questi parametri in percentuale, una macchina che ha il 90% di disponibilità, performance al 95%, e un tasso qualitativo del 98%, avrà un OEE dell’83.79%. 

Alla luce di quanto scritto risultano indispensabili strumenti che consentano la raccolta dei dati sul campo (on edge) e l’integrazione di essi con le App Enterpise e/o in Cloud.

 

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Tags: Industry 4.0

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