Il concetto è stato inventato negli anni ’50 presso gli stabilimenti Toyota, come metodologia di gestione per abbattere gli sprechi e rendere i processi produttivi efficienti ed eccellenti. Nello specifico per ‘spreco’ si intende la spesa legata a tutte quelle risorse che sono state utilizzate per scopi differenti da quello di creare valore per il cliente.
L’obiettivo fondamentale della Lean Manufacturing è quello di ottimizzare le logiche gestionali individuando 7 tipologie di sprechi:
Gli indicatori chiave di prestazione (Key Performance Indicator, KPI) monitorano l’efficienza aziendale con l’obiettivo di aumentare la produzione e di incrementare la competitività aziendale, stabilendo quali risultati si vogliono raggiungere attraverso una precisa strategia di marketing.
Ogni impresa ha necessità differenti, cui corrispondono strategie diverse e KPI scelti in base alle performance desiderate e alle priorità individuate. In generale però tutti gli indicatori di prestazione sono accomunati da quattro caratteristiche:
Si possono poi identificare tre macro categorie di KPI, all’interno delle quali scegliere parametri specifici sulla base delle necessità delle singole aziende.
Vediamole di seguito:
Scegliere gli indicatori giusti, ed effettuare analisi sia qualitative che quantitative, permette alle aziende di aggiungere valore ai propri processi, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza.
Nell'era dell'Industria 4.0, il monitoraggio del rendimento di macchinari e impianti assume un ruolo ancora più decisivo. Con l'interconnessione 4.0 delle macchine, ottenere dati in automatico e creare dashboard KPI per analizzare le prestazioni, è facile. Non farlo, rappresenterebbe la perdita di un vantaggio competitivo, in termini di efficienza produttiva, rispetto ai competitor.
L’OEE (Overall Equipment Effectiveness) è un indicatore relativo alle performance delle operazioni negli impianti e della produttività, viene espresso in percentuale ed è utilizzato in diversi settori e industrie.
Il carattere generale dell’OEE lo rende un parametro, in un ottica di Lean Manufacturing, utile per comprendere se un impianto è realmente produttivo, misurando quanto sono efficienti e qualitative le varie operazioni svolte.
In sintesi, possiamo dire che questo KPI è il risultato della moltiplicazione di tre fattori:
L’indice OEE unisce il parametro della velocità a quello della qualità, cioè la percentuale di parti/componenti prodotti senza difetti e nel tempo pianificato.
È infatti relativamente semplice accelerare i processi produttivi, ma se ad un ritmo rapido corrisponde un costo in termini di scarti, correzioni o lamentele dei clienti, allora questo si traduce in una perdita e non in guadagno.
Una produzione più lenta con una qualità più elevata, risulta invece, più efficace e rende di più in termini di OEE.
Per fare un esempio e capire meglio l’uso di questi parametri in percentuale, una macchina che ha il 90% di disponibilità, performance al 95%, e un tasso qualitativo del 98%, avrà un OEE dell’83.79%.
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